Operazione Pietranera, Gratteri: “‘Ndrangheta ancora fortemente interessata a latifondi”
Catanzaro – “Così come ai tempi della picciotteria la ‘ndrangheta continua a essere fortemente interessata al controllo del latifondo”. Lo ha sostenuto il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri nel corso della conferenza stampa tenutasi per illustrare i risultati dell’operazione “Pietranera” condotta dalla Squadra mobile. “Il controllo di un territorio – ha aggiunto Gratteri – passa non solo attraverso i centri abitati ma anche attraverso le aree agricole. Inoltre i clan guadagnano sulle terre imponendo la guardiana, una vera e propria estorsione, e l’assunzione di affiliati. In questo modo la cosca riesce a infiltrarsi nella gestione dei terreni fino a controllare le aziende agricole e a lucrare anche sui contributi pubblici”. Nel corso dell’indagine è emerso come una nobile famiglia di proprietari terrieri per oltre vent’anni abbia avuto come “interlocutori i Gallelli Macineji che – ha spiegato il procuratore aggiunto Vincenzo Luberto – gli contendevano le risorse economiche con metodi mafiosi”. La genesi delle indagini, ha detto l’aggiunto Vincenzo Capomolla, si deve ad alcune intercettazioni avviate dall’autorità giudiziaria subito dopo gli arresti effettuati nel 2015 nei confronti proprio del clan Gallelli.