Operazione Robin Hood, Bombardieri: “Spregio di qualsiasi regola per assecondare progetto criminoso di Salerno”
Catanzaro – Se Robin Hood rubava ai ricchi per dare ai poveri, in Calabria erano quelli più bisognosi a vedersi “fregare” sotto gli occhi i soldi che finivano in mano a politici, dirigenti e amministratori pubblici. È il caso degli arresti di oggi, in cui a finire in manette sono stati nomi noti della politica calabrese, tra cui il consigliere regionale ed ex assessore regionale al Lavoro Nazzareno Salerno e Pasqualino Ruberto, in qualità di ex presidente della società in house Calabria Etica, considerato uno degli “uomini d’affari” di Salerno, colui che, assecondando, ha acconsentito la realizzazione dei progetti criminosi. Non solo, però, perché a finire in mezzo anche ex dirigenti regionali come Vincenzo Caserta, e anche personaggi ritenuti contigui alla cosca da ‘ndrangheta dei Mancuso delle serre vibonesi. Un “comitato d’affari”, come l’hanno definito oggi i vertici della procura catanzarese nel corso della conferenza stampa. Una organizzazione capillare e determinata a sottrarre fondi pubblici finiti poi su conti di aziende e società riconducibili agli arrestati.