Lamezia, blitz a Scordovillo: “Alto pericolo di inquinamento del suolo e dell’aria con rischio concreto anche per falde acquifere”

Lamezia Terme – Tutelare la salute pubblica. È questo l’obiettivo che ha mosso la Procura della Repubblica di Lamezia Terme e i carabinieri del gruppo di Lamezia con la collaborazione del Noe, ad avviare già da marzo dello scorso anno, serrate indagini nel campo rom di Scordovillo. Considerata da molti una zona franc, le forze dell’ordine sono entrate per scoprire e documentare gli illeciti che da anni avvengono tra le baracche di uno dei campi rom più grandi del meridione. Sono state, infatti, installate delle telecamere di videosorveglianza grazie alle quali, dichiara in conferenza stampa il Procuratore della Repubblica, Salvatore Curcio “è stata acquisita prova granitica di quello che stava accadendo nel campo rom di Scordovillo”.