Catanzaro – Sarà avviato a gennaio 2025 il cantiere dei lavori sulla strada statale 106 “jonica” finanziato con la legge di Bilancio 2023 con tre miliardi di euro. Lo ha annunciato Luca Bernardini, capo della direzione tecnica di Anas, intervenendo in collegamento telematico alla riunione che si è svolta in Cittadella tra il presidente della regione Roberto Occhiuto e i rappresentanti regionali di Cgil, Cisl e Uil Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo. Il termine dei lavori è previsto entro 5 anni dall’avvio, nel 2030. Le tratte oggetto del finanziamento sono la Catanzaro-Crotone e la Sibari-Rossano. Nel primo tratto, lungo 50 km, l’impegno di spesa è di oltre 2 miliardi e mezzo ripartito in 6 lotti funzionali. Per la seconda tratta, lunga 30 km, l’impegno di spesa è di oltre 975 milioni di euro suddiviso in due lotti funzionali.

“Sulla statale 106 – hanno sottolineato i sindacati – la priorità assoluta è la sua messa in sicurezza e la cantierizzazione finalizzata al rifacimento a quattro corsie con barriera per l’intero tracciato. Non si possono aspettare altri quindici anni – hanno rimarcato Sposato, Russo e Biondo – per mettere mano ad una infrastruttura fondamentale per la mobilità regionale, sulla quale negli ultimi trent’anni si sono registrati centinaia di morti e migliaia di feriti. I 5 anni annunciati da Anas per il completamento delle opere appaiono una tempistica ragionevole. Nei prossimi giorni – hanno annunciato i sindacalisti terremo iniziative unitarie aperte alle amministrazioni locali ed alle associazioni per una sensibilizzazione proprio sui temi della sicurezza e degli investimenti per la Statale 106”. Le mobilitazioni continueranno allo scopo di mantenere alta l’attenzione sui lavori ma anche per sollecitare il governo in merito al finanziamento delle tratte Corigliano – Crotone e Catanzaro – Melito Porto Salvo.

“Dopo decenni di parole sulla 106, finalmente dei fatti” – ha dichiarato il presidente Occhiuto a margine della riunione. “I tre miliardi di euro stanziati dalla Legge di Bilancio che si prevedeva di spendere in 15 anni saranno spesi in 5 anni per la realizzazione di una parte importante della 106 entro il 2030. C’è molto da fare ancora, ci sono altre tratte da finanziare – ha osservato il presidente – vorrei sottolineare però che nei 20 anni precedenti era stato stanziato solo 1 miliardo per la 106, in due anni siamo riusciti a trovare tre miliardi per consentire ad Anas di realizzare una strada che non continua ad essere conosciuta come strada della morte”.

“La valutazione di impatto ambientale spetta alla Regione”

“Credo – ha concluso Occhiuto – che la Regione negli ultimi due anni abbia abituato i calabresi ad assumersi tutte le responsabilità, anche quelle che sarebbero attribuite ad altri livelli di governo. Utilizzando una norma del Decreto semplificazioni abbiamo chiesto ad Anas di chiedere al ministero dell’Ambiente di far concedere la valutazione di impatto ambientale (la Via), alla Regione per poter essere più veloci nella redazione della via. Anche questo è per evitare lungaggini, per evitare ritardi mettendoci la faccia direttamente anche quando probabilmente altri avrebbero scelto in passato di dire che si aspettava che il governo facesse il suo dovere”.

B.M.

Statale 106 Ionica, incontro in Cittadella con Anas e sindacati: “Entro 2025 inizio lavori da realizzare in 5 anni”

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