Lamezia Terme – “Se ti fai portatore di sensibilizzazione della sicurezza stradale, sei un cittadino che tiene alla vita propria e altrui”. È questo il focus dell’incontro che abbiamo avuto con l’Ispettore della Polizia di Stato Vincenzo Angotti, Comandante della Sottosezione Polizia Stradale di Lamezia Terme, con cui abbiamo fatto il punto sugli incidenti a Lamezia e sulla necessità sempre più crescente di mettere in atto campagne di prevenzione e attivare un focus ancora più incisivo sul concetto di Sicurezza Stradale.
Focus su Lamezia
Scontri tra auto, tra auto e motocicli, investimenti di pedoni. I sinistri stradali fanno parte della cronaca quotidiana della nostra città. Se alcuni di questi si risolvono con una constatazione amichevole altri purtroppo hanno esito fatale. “Dal 2022 ad oggi, la sola Polizia Stradale di Lamezia (non registriamo i dati della Polizia Municipale e dell’Arma dei Carabinieri) – ci annuncia il Comandante Angotti – è intervenuta nella trattazione e definizione in ambito cittadino di 28 incidenti stradali con feriti e due con esito mortale senza dare peso a quelli con soli danni a cose, non per minore importanza ma solo perché sembrano non avere impatto sulle campagne di sensibilizzazione”.
Mentre per quanto riguarda le persone coinvolte “L’età media è tra i 25 ed i 35 anni. Le cause vanno ricondotte sempre e solo ai comportamenti errati durante la guida: la distrazione dovuta all’uso del telefono, la velocità elevata, l’inosservanza dei diritti di precedenza, il mancato utilizzo delle strisce pedonali ma soprattutto (nella fascia di età evidenziata) la guida sotto l’influenza di alcol e sostanze stupefacenti”. Alla domanda su quale siano le arterie cittadine più pericolose alla luce degli interventi della Polizia Stradale il Comandate Angotti ci informa che “Alla luce della trattazione degli incidenti de quo pare opportuno evidenziare che la maggior parte si verificano nelle ore notturne e nelle strade di grande comunicazione (in particolare Via del Progresso, Via delle Terme, Via Martiri delle Foibe, Viale Salvatore Raffaele) proprio perché interessate da una mole di traffico dovuta all’ingresso ed uscita dalla Città”.
Concentrando l’attenzione sul traffico cittadino ci rendiamo conto di come questo non solo sia aumentato ma abbia anche una varietà maggiore di veicoli che presuppone un’attenzione più alta durante la nostra permanenza sulla sede stradale e anche una conoscenza di quelli che sono i veicoli con cui interagiamo mentre ci rechiamo al lavoro o a svolgere le nostre quotidiane attività “Ad oggi nel nostro territorio di competenza, una compagine ove il traffico cittadino e delle zone di accesso alla Città non sono certo quelle metropolitane ma sicuramente nell’ultimo ventennio il traffico in città è cresciuto in modo esponenziale. Sempre più ciclomotori, motocicli, velocipedi, monopattini, microcar e tanti Suv ed auto di grossa cilindrata. L’attività di prevenzione è la via privilegiata per contrastare l’incidentalità stradale: bisogna inculcare la consapevolezza che solo le condotte scorrette ed azzardate, la distrazione e la fretta portano all’evento nefasto”.
La casistica dell’incidente tra passato e presente
Molto spesso nel parlare comune ci si chiede se rispetto al passato gli incidenti stradali siano diminuiti o aumentati e soprattutto se in quel determinato tratto stradale, dove magari sono avvenuti più di un sinistro, la causa sia la stessa. Il Comandante Angotti è chiaro: “Non si può parlare di più o meno incidenti rispetto al passato, così come ogni incidente anche se avviene nello stesso punto è un caso a sé perché devono essere valutate tante cose come il piano viabile, le condizioni atmosferiche del momento”. Prendendo come riferimento, ad esempio, l’arteria dell’A2 del mediterraneo “di nostra competenza – precisa – abbiamo rilevato che la circolazione è diminuita. Prima c’era molta più circolazione di veicoli soprattutto commerciali, con l’aumento del gasolio e tutto ciò che ne consegue si preferisce imbarcare la merce invece che farla viaggiare su gomma a questo si deve aggiungere anche che sono incidenti diversi, prima si viaggiava con veicoli più vecchi quindi con minor sicurezza adesso si viaggia con veicoli con maggiore potenza di motore ma molto più efficienti a livello di sicurezza però rimane sempre il fattore della velocità”.
E precisa ancora “Si pensa che con il passare degli anni la circolazione sia aumentata ma non è così, noi lo rileviamo sulle aree di servizio, fino a 10 anni fa se durante la notte si controllava un’area di servizio la trovavi intasata di veicoli commerciali che riposavano adesso si contano sulle dita di una mano a dimostrazione che è venuto meno la circolazione non solo di quelli commerciali ma in generale. Il discorso cambia quando ci riferiamo al periodo dell’esodo, essendo l’unica arteria che collega la Sicilia al resto dell’Italia nell’esodo la circolazione aumenta a dismisura”.
“È importante – non smette di evidenziare – che distrazione, alcol, stupefacenti ma soprattutto inosservanza dei limiti di velocità sono le cause principali degli incidenti. Perché poi alla fine tutte queste alterazioni non portano che ad assumere comportamenti scorretti, in questo caso velocità elevata. Viene alterato il sistema nervoso e le reazioni agli ostacoli prevedibili sono rallentati. Ogni incidente ha una tipologia diversa uno avviene in curva, uno sul rettilineo perché l’autista si è addormentato, nella curva perché andava forte, in un’altra occasione la strada bagnata riduce il limite di velocità che se non rispettato porta al sinistro, mancato controllo del veicolo, veicoli non sottoposti a revisione e quindi non più idonei alla circolazione sono tutte aggravanti che vanno a distinguere la tipologia degli incidenti”. Interessante il dato sulla città di Lamezia per quanto riguarda i sinistri alle rotatorie. Il Comandante Angotti spiega che “L’incidente alla rotatoria avviene molto spesso per mancanza della dovuta precedenza, credo che a Lamezia la realizzazione delle nuove rotatorie sia molto positivo anche perché ci stiamo uniformando agli altri paesi”.
Campagna di sensibilizzazione
Sensibilizzazione, riflessione, educazione al concetto di sicurezza stradale sono le chiavi per ridurre drasticamente gli incidenti e gli eventi nefasti che questi possono comportare “Su tutto il territorio nazionale ed Europeo e su molti fronti vi sono campagne di sensibilizzazione e di attenzione che partono dalle scuole, attraversano gli oratori e finiscono nelle tavole rotonde di Prefetture e Comitati di Vigilanza. All’ordine del giorno il Codice della strada, le regole fondamentali per la prevenzione degli incidenti stradali, l’attivazione di osservatori che attraverso campagne di sensibilizzazione e repressione inducono il cittadino a riflettere sui propri comportamenti alla guida e lo spronano all’osservanza delle piccole regole di base per dare valore ad un solo concetto: la vita propria e altrui”.
“Le campagne di sensibilizzazione – spiega Angotti – sono tante: l’osservatorio sul turismo scolastico, bici-scuola, Icaro, Chirone, “meglio un figlio senza patente che una famiglia senza un figlio”, I RoadPol Europei (repressione di comportamenti scorretti: mancato utilizzo di cinture di sicurezza e caschi, stragi del sabato sera, controllo velocità mezzi pesanti ed autobus, uso del telefono durante la marcia, inosservanza della sicurezza meccanica dei veicoli)”.
Prevenzione e progetti futuri per Lamezia
“Di certo il territorio di Lamezia – chiarisce – non può esimersi da queste campagne di sensibilizzazione; svariati incontri nelle scuole ed in concomitanza con molte associazioni si partirà per approfondire l’argomento”. Su quelle che sono i progetti futuri per Lamezia e sulla riduzione dell’incidentalità in città ci fa sapere che “In un incontro sul tema della sicurezza stradale tenutosi poco meno di un mese fa presso il Polo Tecnologico alla presenza del sindaco Mascaro e del Presidente del consiglio comunale Nicotera, è stata posta l’attenzione allo stanziamento di fondi volti al ripristino ed all’incremento delle infrastrutture viabili nonché all’istituzione di un autobus notturno che durante tutto il periodo estivo permetterà a giovani lametini di sposarsi nelle ore notturne lungo il litorale e rientrare in piena sicurezza nelle prime ore dell’alba. Correre in parchi e piste adatte, percorrere piste ciclabili, regolarizzare la segnaletica verticale ed orizzontale, assicurare un piano viabile sempre più sicuro, sono questi gli obiettivi dell’Amministrazione che di concerto con le campagne di sensibilizzazione della Polizia Stradale potranno rendere la Città più sicura e volta ad una crescita sul tema”.
“La Polizia Stradale – sottolinea – e nel nostro caso quella della Sottosezione di Lamezia Terme, agiscono proprio al fine di garantire questa sicurezza di cui tanto si parla e su cui viene posta tanta attenzione. Ridurre l’incidentalità per portarla a zero significa incidere sui controlli di prevenzione e repressione. Il cittadino sicuro è quello al quale viene data la possibilità di vivere a lungo in una Città dove i pericoli sono pressoché azzerati, una comunità dove la correttezza del comportamento alla guida e a piedi è vista nell’interesse del singolo e della comunità”.
Focus Nazionale
Con il Comandante Angotti abbiamo avuto anche la possibilità di fare il punto sulla situazione a livello nazionale “Dopo il calo della mobilità durante la pandemia di Covid 19, l’anno 2022 è stato caratterizzato da una netta ripresa della mobilità e, come conseguenza, anche dell’incidenza stradale: 3159 morti in Italia in incidenti stradali, pari al +9,9% rispetto all’anno precedente, praticamente 9 al giorno, con 223.475 feriti pari al +9,2%” da qui un rafforzamento del controllo di strade ed autostrade con un 2% in più rispetto al 2022 che avrebbe fatto registrare “un calo generale del numero dei sinistri, così come sono diminuite le vittime ed i feriti rispetto alle rilevazioni del 2022”.
“Nell’anno appena trascorso – ha aggiunto – sono stati 44.778 gli incidenti rilevati dagli agenti, contro i 45.387 del 2022. Gli incidenti mortali nel 2023 sono stati 449 (erano 521 nel 2022) con un calo del numero delle vittime pari al – 17,1% su base annua. Inversione di tendenza anche per gli incidenti con feriti che nel periodo in esame sono stati 15.760 (erano 16.402) con 24.701 feriti (- 2,7% su base annua)”.
Antonia Butera