Catanzaro – “Penso che l’Europa abbia la grave responsabilità di aver fermato la missione navale internazionale che aveva lo scopo di salvare i naufraghi ed evitare tragedie come quella di Cutro”. Lo ha dichiarato il presidente della Fondazione Italianieuropei Massimo D’Alema questo pomeriggio all’università Magna Grecia di Catanzaro per un convegno dal tema “L’Europa nel nuovo ordine internazionale”. Sollecitato dai cronisti l’ex presidente del Consiglio ha commentato la tragedia avvenuta un anno fa davanti la costa di Steccato di Cutro, in cui persero la vita 94 migranti. “Penso che il fatto che centinaia e centinaia di persone muoiano nel mare di fronte casa nostra senza e che noi facciamo nulla per salvarli è una negazione dei fondamentali principi e valori dell’Unione Europea”.
L’evento è stato organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia dell’Università Magna Graecia in collaborazione con la Fondazione dedicata a Giovanni Puccio, lo storico dirigente del partito democratico calabrese, prematuramente scomparso. Prima di D’Alema sono intervenuti la professoressa Aquila Villella, direttrice Diges, Paola Mori, ordinaria di diritto dell’Unione europea all’Umg e il professor Alfredo D’Attorre, associato di Filosofia del Diritto nonché componente della segreteria nazionale del Pd e già commissario del Pd calabrese. L’ex presidente del Consiglio si è poi soffermato anche sui conflitti in corso affermando che ‘L’Europa oggi sembra più debole’. “Difronte al disordine internazionale, alla tragedia delle guerre, ecc, – ha aggiunto D’Alema – il primo compito dell’Europa è quello di avere una strategia per la pace. Ci sono altri problemi ma questo mi sembra la priorità fondamentale”.
“Paradossalmente è più semplice fare la guerra che fare la pace – ha aggiunto -, però se c’è la volontà politica di fare la pace può essere costruita. È chiaro che nessuno dei contendenti di queste guerre farà la pace da solo, è la comunità internazionale a doverli spingerli. Noi lo facemmo quando ci fu la guerra tra Israele e Libano, l’Unione Europea intervenne convincendo anche gli americani e alla fine si fermò la guerra. Ci fu una forza internazionale guidata dall’Italia, sembra che questo sia accaduto un secolo fa ma è successo nel 2006. È possibile se c’è la forza della comunità internazionale”.
Bruno Mirante