Operazione Jonny: “Il centro di accoglienza era il bancomat della mafia”

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Catanzaro – “Non siamo appagati e riteniamo che si possa fare di più”. Poche ore dopo aver smantellato, come si dice in gergo, messo sotto scacco, e fermato 68 persone che ruotavano nel giro di affari legato alla cosca degli Arena, il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, non accenna a voler arretrare di un solo centimetro in termini di lotta alla criminalità organizzata. Una inchiesta a tutto tondo, quella che hanno portato avanti tutte le forze dell’ordine in servizio in Calabria e che si è tradotta in quella che è stata chiamata operazione “Jonny”, il nome in codice di un carabiniere del Ros che ha seguito l’inchiesta ed è stato parte fondamentale di queste indagini ma che è stato strappato alla vita, stroncato da una malattia. Un tributo agli uomini e alle donne delle forze di polizia che si prodigano affinché la ‘ndrangheta e tutto ciò che ruota intorno ai suoi loschi giri di affari, venga fermata.