Sequestro beni a Lamezia: “Duro colpo alla ‘ndrangheta, li abbiamo messi in ginocchio”

Lamezia Terme – Un durissimo colpo ad alcune cosche lametine. Così Clemente Crisci, comandante del gruppo di Lamezia della Guardia di Finanza, ha definito i provvedimenti messi in atto che hanno portato ad un sequestro beni anche in città per circa un milione e mezzo di euro nei confronti di persone organiche o contigue ad alcune cosche di ‘ndrangheta. I particolari sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa presso il comando provinciale, alla presenza anche del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, del comandante Guardia di Finanza della Calabria Fabio Contini e del comandante del nucleo di polizia economico-finanziaria Carmine Virno. I sequestri hanno riguardato anche soggetti vicini alle cosche “Cerra-Torcasio-Gualtieri” e dei “Giampà” di Lamezia Terme. “Gli abbiamo tolto tutto – ha affermato Crisci – tutti i beni che avevano in loro disponibilità. Si è trattato di un lavoro certosino che è partito dal passato ed è arrivato sino ad oggi, con accertamenti patrimoniali mirati, sia a loro personalmente, sia ai familiari che alle persone che orbitavano nell’ambito di questa associazione. Li abbiamo privati di qualsiasi immobile – ha affermato ancora a margine della conferenza stampa Crisci – e li abbiamo messi in ginocchio”.