Il rito dei “vattienti” a Nocera Terinese: il sangue come legame tra vivi, morti e divino
15 Aprile 2017 12:27
Nocera Terinese – Un rito unico in Calabria, come pochi altri, che testimonia la forza e la persuasione del più alto concetto di tradizione e quindi d’identità di un paese. Il rito dei ‘vattienti’, l’autoflagellazione, dei noceresi è ormai senza età. Non esiste una data certa di inizio, ma esiste la trasmissione di generazione in generazione, unione tra passato e presente, con i suoi mutamenti storici, economici, sociali. Il venerdì e il sabato santo sono da sempre l’immagine della comunità. Qualcosa che non riesce, perché non vuole, a separarsi mai rispetto le vicende storico-religiose che nel tempo hanno causato loro contrarietà e profondo dissenso.
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