Catanzaro – La problematica del randagismo sta assumendo una dimensione sempre più importante nella provincia di Catanzaro. Un’autentica minaccia per la sicurezza dei cittadini – come testimoniano le ripetute richieste di intervento – e degli animali. Al fine di arginare il più possibile una problematica che investe diversi comuni, si è svolta questa mattina a Catanzaro, nella sede dell’amministrazione comunale, una riunione tecnica fra sindaci e rappresentanti dell’Asp con in testa il commissario provinciale dell’Asp di Catanzaro, generale Antonio Battistini.
“Dobbiamo garantire la sicurezza di cittadini e animali perché in questo contesto non è garantita né l’una, né l’altra: io stamattina, venendo qui, ho incontrato l’ennesima carcassa di animale morto sulla strada. Questa situazione deve finire e tutte le istituzioni devono mettersi intorno allo stesso tavolo e ragionare insieme”. in merito ai possibili correttivi da mettere in campo per arginare il fenomeno Battistini ha dichiarato: “La prima cosa da fare è un’analisi della situazione, non ci sono correttivi se prima non prendiamo contezza di dove si annida il problema reale che evidentemente è un problema cronico che si trascina da anni”. Non solo cani randagi.
“A Lamezia abbiamo anche il problema dei gatti randagi e oggi parleremo anche di questo – ha dichiarato il vicesindaco di Lamezia Terme Antonello Bevilacqua. L’Asp è attenta a questo problema, bisogna lavorare ai microcip e alla sterilizzazione”. Delle problematiche vissute dai comuni dell’entroterra ha parlato invece il sindaco di Conflenti Emilio Francesco D’Assisi che si è soffermato sulla carenza di strutture e sui costi che gravano sulle casse degli enti locali. Attimi di tensione si sono registrati in seguito alla presenza di alcuni rappresentanti delle associazioni animaliste del terzo settore. Gli esponenti delle associazioni hanno chiesto di partecipare alla riunione ma è stato spiegato loro che si trattava di un incontro tra sindaci ed Asp al quale, successivamente, sarebbe seguito il coinvolgimento delle associazioni.
Bruno Mirante