Operazione Stige: “La più grande negli ultimi 20 anni, a rischio anche libertà voto”
Catanzaro – “Questa di oggi è la più grande operazione per numero di arresti degli ultimi 23 anni. È un’indagine da portare nelle scuole di magistratura per spiegare come si fa una indagine per 416bis. Siamo di fronte a un ‘locale’, quello di Cirò, antico che partecipa al Crimine e al Tribunale della ‘ndrangheta”. Così ha commentato il procuratore Capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, dopo la conferenza stampa sui 169 arresti nell’ambito dell’operazione Stige che vede al centro dell’inchiesta le attività criminali della cosca Farao-Marincola, una delle più potenti della Calabria con ramificazioni anche nel Nord e Centro Italia (in particolare Emilia Romagna, Veneto, Lazio, Lombardia) e in Germania, che fa capo a Giuseppe Farao, 71enne di Cirò. Una cosca operante da molti anni nel comprensorio della provincia di Crotone, con un ruolo di assoluta egemonia rispetto alle altre cosche esistenti nello stesso territorio. Uno scenario già evidenziato dalle indagini della Procura antimafia nei primi anni Novanta poi sfociate nelle operazioni “Galassia” e “Bellerofonte”.