Lamezia Terme – “Giù le mani dall’ospedale”; “Curiamoci a casa nostra. Ma come?”; “Cotticelli ci hai presi in giro” e “Tutti uniti per il nostro ospedale”. Queste le scritte che campeggiano sui cartelli in mano agli studenti delle scuole cittadine che occupano la prima fila del sit-in davanti all’ospedale lametino organizzato dal “Coordinamento Sanità 19 marzo” a difesa del nosocomio dopo la recente chiusura dell’ambulatorio di Ginecologia. “Abbiamo il dovere di manifestare per migliorare la nostra vita. Il nostro ospedale è in sofferenza da anni. Non si autorizzano le assunzioni. È questo il punto. E l’Asp si nasconde dietro motivazioni economiche” afferma Maurizio De Nisi, studente del Liceo “Galilei”.