Lamezia, intervista al Procuratore Curcio: “Non servono eroi o superpoteri ma una straordinaria ordinarietà”

Lamezia Terme – A capo della Procura lametina da poco più di sei mesi, il procuratore Salvatore Curcio ha alle sue spalle anni in cui ha rappresentato la pubblica accusa in importanti processi, tra cui, tanti, vista la sua ventennale esperienza nella Dda, contro la ‘ndrangheta calabrese in generale ma anche lametina, quando da pubblico ministero sosteneva l’accusa contro quello che poteva essere il “Gotha” della’ ndrangheta locale. Curcio che, nel suo discorso di insediamento si era rivolto ai cittadini lametini, affermando di lasciare sempre aperta la porta del suo ufficio, perché fermamente convinto che la giustizia sia un “servizio importante per i cittadini”, ha lavorato e continua a lavorare, portando a casa, fin da subito, i primi importanti risultati. A partire da quella operazione Eumenidi, con la quale si inaugurò la sua “gestione” e che portò una bufera sulla Sacal. Ma da lì, l’ufficio non si è fermato: con lui abbiamo tracciato un bilancio di questi mesi alla Procura lametina, cercando di capire quali siano le problematiche più urgenti di un territorio e di una città come Lamezia.