Lamezia Terme – La città deve guardare al futuro con ottimismo e positività. L’azione di contrasto alla criminalità organizzata sta producendo i suoi frutti e non è un caso se, nell’ultima operazione “Crisalide 3” messa a segno dalle forze dell’ordine e dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, per la prima volta gli investigatori hanno potuto contare sulla collaborazione preziosa di imprenditori e vittime, che hanno incrinato un muro di paura e silenzio, fino a poco tempo fa granitico e impenetrabile.

Il tenente colonnello Massimo Ribaudo guida i carabinieri del gruppo di Lamezia Terme da due anni, da quando – inaugurata la nuova caserma di via Marconi – l’Arma si è rafforzata sul territorio, trasformando la compagnia in gruppo e quindi in una presenza più organizzata e massiva. Tempo, dunque, di riflessioni e bilanci e di una panoramica a tutto campo sul futuro prossimo della città della Piana. A partire dai risultati raccolti sul campo investigativo e repressivo fino ad aspetti più complessivi legati alla vita della comunità, come l’imminente appuntamento con le elezioni amministrative dopo la terza esperienza di commissariamento per infiltrazioni mafiose.

Colonnello Ribaudo: “Lamezia deve credere in se stessa”