Catanzaro – “Alla rassegnazione abbiamo sostituito la speranza”. Con queste parole Nicola Gratteri saluta la Calabria nel corso di un incontro nella sede della nuova Procura a Catanzaro e poche ore dal suo insediamento a procuratore capo di Napoli, previsto per il prossimo 20 ottobre. “Abbiamo riempito questo luogo di contenuti – ha detto ai giornalisti riferendosi ai nuovi uffici giudiziari del capoluogo di regione e sede della Dda – aumentando la pianta organica di 13 pm, 26 giudici e relative segreteria, creando un vero e proprio indotto per il centro di Catanzaro. E’ migliorata la qualità e la quantità della polizia giudiziaria, ottenendo grandi risultati sul piano delle indagini”.
“Sicuramente – ha proseguito – avremmo potuto fare di più con maggiori mezzi, sicuramente si sarebbero potute fare cose più importanti. Porto a Napoli, fra le tante cose belle, l’idea che i calabresi abbiano più fiducia nelle loro energie, abbiamo dato speranza e ridotto la rassegnazione rispetto a sette anni fa. Ci sono pezzi della società che iniziano a credere e fino a ieri l’ufficio era pieno di gente preoccupata per la mia partenza. Ma voglio rassicurare tutti perché a Catanzaro ci sono giovani magistrati e il vicario Vincenzo Capomolla che porteranno avanti il lavoro iniziato. Ho sempre lavorato con il codice in mano, non ho guardato in faccia le persone e conosco bene i poteri forti e la massoneria deviata e so che cosa sono gli sgambetti. Per anni ho mangiato pane e veleno, so bene ma ho le spalle larghe e nervi d’acciaio e non ho mai fatto falli di reazione anche di fronte a provocazioni rozze ma io ho sorriso e ho pensato “poveretti” “. “Dalle 12 del 20 sarò procuratore di Napoli – ha ancora chiarito Gratteri – per cui non parteciperò ai processi in corso come Rinascita Scott”.
Bruno Mirante