Catanzaro – “Per sviluppare il turismo in Calabria serve sì un investimento sulla ricettività e sulle infrastrutture, ma bisogna intervenire anche sugli itinerari, sulla mobilità. C’è bisogno di un approccio sistemico, per evitare di dilapidare risorse in mille modi ma senza un metodo strategico”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Roberto Occhiuto a margine dell’evento “Calabria Straordinaria – il futuro del turismo” che ha visto la presenza di addetti ai lavori e operatori del settore riunitisi alla Cittadella regionale a Catanzaro. Parlando in particolar modo di viabilità, Occhiuto ha evidenziato: “Negli ultimi 50 anni credo che nessun governo sia riuscito ad ottenere quello che il mio governo regionale ha ottenuto dall’esecutivo nazionale: tre miliardi e mezzo per la 106, quando negli ultimi 50 anni era stato investito solo un miliardo. Non bastano, perché bisogna completare tutti i tratti. Ci vogliono altri dieci o 15 miliardi. Io sono impegnato ad ottenere per la Calabria tutte le risorse possibili per lo sviluppo infrastrutturale. Più della metà delle risorse investite nelle infrastrutture in Italia, sono state investite in Calabria. C’è tanto da fare, ma credo che tanto sia stato fatto rispetto al passato”. In merito ai nuovi voli da e per la Calabria e ai collegamenti con le aree interne, il Presidente della Regione ha così commentato: “Mentre grazie alle nuove rotte aeree arriveranno milioni di turisti negli scali, sono preoccupato perché avremo difficoltà a consentire loro di spostarsi. Ben due leggi regionali con cui volevamo risolvere questo problema sono state impugnate dal Governo, perché troppo forti sono ancora le corporazioni dei tassisti. Io però non mi perdo d’animo. Su una di queste due leggi abbiamo proposto ricorso alla Corte Costituzionale e spero che ci darà ragione”.

Durante la mattinata si sono riuniti sei tavoli di lavoro tematici sui principali argomenti cruciali per il turismo quali infrastrutture, accoglienza, enogastronomia, patrimonio culturale, borghi, eventi, e le bellezze del mare, della montagna e delle aree interne. Nel pomeriggio, invece, a si è svolta la sessione plenaria su strategie, opportunità di crescita e sfide emergenti del turismo in Calabria. Tra i relatori diversi operatori del territorio, player nazionali e internazionali come Ryanair e Booking.

Sollecitato dai cronisti in merito all’importanza che la compagnia irlandese Ryanair ha assunto per gli scali calabresi, l’amministratore unico di Sacal Marco Franchini ha dichiarato: “La gestione aeroportuale non deve assolutamente avere il monopolio. C’è da dire che in questo momento è presente un unicum come Ryanair che ha 600 aeromobili, Ita ne ha 80. Noi siamo molto affezionati a Ita ma dobbiamo guardare la realtà. Dobbiamo incentivare Easyjet e attrarre nuove compagnie. Ma ora è necessario partire sviluppando quei numeri che possono servire da attrazione per l’arrivo anche delle major: Air France, Air British ecc”. Numeri che al momento non ci sono per il traffico aereo che si caratterizza per movimentazione interna e stagionalità ma che con le nuove rotte nella strategia della regione intende aprirsi a un nuovo approccio turistico. Sollecitato in merito alle recenti polemiche sul potenziamento dello scalo di Reggio Calabria “a scapito” di Lamezia Terme, il manager di Rynair Mauro Bolla ha dichiarato: “Quest’anno in Calabria abbiamo 30 rotte, 18 sono a Lamezia Terme. Se la matematica non mi inganna è più del 50%”.

Bruno Mirante

Turismo, Franchini (Sacal): “Grazie alle low cost come Ryanair premesse per attrarre i colossi dei voli”

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