Operazione ‘Quinta Bolgia’ e la pax tra i Putrino e i Rocca: “Avevano le chiavi dei reparti dell’ospedale di Lamezia”

Catanzaro – Avevano addirittura le chiavi dei reparti dell’ospedale lametino ed accesso ai dati dei pazienti per accertarsi delle loro condizioni, qualora fossero in gravi condizioni. La sorta di “pax” tra le società di onoranze funebri della città, Putrino e Rocca, è riuscita a svelare quella che è stata definita dagli inquirenti una “‘ndrangheta 2.0” per un perfetto connubio tra crimine organizzato, pubblica amministrazione e politica. Quanto messo a segno nell’operazione “Quinta Bolgia” da parte della Guardia di Finanza ha dell’incredibile, soprattutto perché ha al centro la sanità, con coinvolgimento di alcuni dirigenti Asp e dell’ex parlamentare Pino Galati, definito “l’anello di congiunzione” tra questi e i clan. I militari del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro, coordinati e diretti dalla Procura della Repubblica – Dda di Catanzaro, con il supporto dello S.c.i.c.o. di Roma, hanno eseguito 24 ordinanze di custodia cautelare (12 in carcere e 12 agli arresti domiciliari). I particolari dell’operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa presso il comando provinciale della Guardia di Finanza dal Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri, dal procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla, dal comandante del nucleo di polizia economico-finanziaria Carmine Virno, dal comandante provinciale di Catanzaro Davide Rametta, dal comandante dello S.c.i.c.o. di Roma Alessandro Barbera.