Lamezia Terme – Lino Banfi apre la decima edizione del Lamezia Film Fest e lo fa con lo stile che si addice ad una grande istituzione del cinema nostrano. Un concentrato di comicità e aneddoti di vita vissuta fuori e dentro al set che non smette di colpire e meravigliare. Così come meraviglia l’estrema familiarità che Lino Banfi emana, come se lo si conoscesse da sempre e fosse davvero quel nonno d’Italia del Medico in Famiglia che ciascuno di noi vorrebbe abbracciare.

Una colonna portante del cinema italiano alla vecchia maniera che trasuda umanità e immesso senso di prossimità e un grande garbo che lui stesso definisce “garbo banfiota” che gli ha permesso in 60 anni di carriera di affermarsi con il suo essere comico irriverente ma mai volgare, in grado di parlare di tutto senza disturbare.

Attore, comico, sceneggiatore e cabarettista. Ma Lino Banfi è tanto, molto altro ancora. E quel tanto altro lo si ritrova nelle sue parole quando dice a chiare lettere: “Non è mai arrivato per me nessun David di Donatello, ma i David di Donatello sono altre cose: sono le lettere di Papa Francesco, la nomina ad ambasciatore dell’Unicef, incontrare i bambini dell’Angola e dell’Eritrea quelle sono le cose che contano davvero”. È riuscito a dare vita a personaggi indelebili nell’immaginario collettivo, riuscendo però a non rimanere mai incastrato in quella macchietta pugliese che lui stesso aveva ideato ma dimostrando una grandissima versatilità.

Un affetto quello che il pubblico dimostra nei suoi confronti che si lega al valore grande della famiglia perno indissolubile nella vita di Banfi a cui fa sempre riferimento anche quando parla strettamente del suo lavoro e che non si stacca dal suo essere e dal suo essere attore, tutto del suo vissuto privato è confluito nella realizzazione di quei personaggi che sono entrati poi nella vita e nelle famiglie delle persone comuni, facendo diventare Banfi stesso un membro a tutti gli effetti delle famiglie italiane e non solo.

Ideato e diretto da Gianlorenzo Franzì, il Lamezia Film Fest ha fortemente voluto – nella sua decima edizione – per tagliare simbolicamente il nastro della prima giornata – proprio Lino Banfi che ha ricevuto poi dalle mani del  commissario straordinario della Fondazione Calabria Film Commission Anton Giulio Grande il “Premio Ligeia” nella sezione “Esordi d’autore”. Ed è proprio in questa occasione che il lametino.itlo ha incontrato e insieme dialogato spaziando dal suo grande successo di pubblico che attraversa tre generazioni alle sue esperienze e ricordi.

Antonia Butera

Lino Banfi al Lamezia Film Fest: “Una carriera lunga 60 anni, ora sogno di abbracciare le nuove generazioni”