Lamezia Terme – Un anno che inizia con impegno ed entusiasmo ma anche con una serie di problematiche al vaglio, per il Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Lamezia Terme, migliore Istituto della Regione, secondo l’ultima indagine di Eduscopio, che grazie ai lavori effettuati dalla Provincia è riuscito quest’anno a dotarsi di 45 aule, pur rimanendo invariati i metri quadrati a disposizione, evitando dunque il disagio della turnazione degli spazi didattici. Una misura tuttavia non sufficiente ad evitare il numero chiuso, e l’incresciosa circostanza di dover respingere iscrizioni, venendo meno ad un principio costituzionalmente riconosciuto: il diritto all’istruzione. La cosa è stata ricordata dalla dirigente Goffredo nella cerimonia d’apertura dell’anno scolastico di fronte alla vicepresidente della Regione Princi, che si è impegnata a fare in modo che il prossimo anno il problema non si ripresenti.
“Insieme ce la dobbiamo fare” ha detto la vicepresidente dopo aver espresso parole di lode per la didattica e il livello qualitativo dell’istituto, “dobbiamo aprire un tavolo con la Provincia e con il Comune, sederci e dare a tutte le famiglie la possibilità di veder riconosciuto e preservato il diritto allo studio per i propri figli”. Presenti alla cerimonia, moderata dalla professoressa Calcagno, anche le autorità civili, religiose e militari della città: il sindaco Mascaro, il presidente del consiglio comunale Nicotera, il Maggiore Bruscia, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Lamezia e il vescovo Monsignor Parisi, che ha espresso ai ragazzi il suo augurio di “essere come un prisma, che non solo accoglie la luce ma la rifrange per gli altri” e, rivolto alla vicepresidente, l’auspicio di preservare gli istituti scolastici nei piccoli centri montani, accolto prontamente da Princi.
Presente anche la presidente del Consiglio d’istituto, dottoressa De Pino, con i colleghi Pascale e Vitale, e il presidente dell’Opis (Osservatorio per l’Inclusione Scolastica) Saladino. La dirigente ha voluto ringraziare concludendo tutto il corpo docente, il personale amministrativo e il personale Ata, che “lavorano insieme in un clima di serenità e altruismo, rendendo protagonisti i ragazzi anche con il sacrificio degli spazi”. Al termine della cerimonia suona finalmente la prima campanella, e il consueto entusiasmo investe gli studenti all’inizio di un anno che, comunque vada, resterà sicuramente inciso per sempre nella loro memoria.
Giulia De Sensi